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Corriere della Sera - 14 Agosto 2021
Valeria Serra - Plastica, dal mare alle creazioni d’arte - 22 Luglio 2020

La Nuova Sardegna Raccoglitori giganti, chiatte tecnologiche (e buone pratiche) contro le isole di plastica

Green Planner Magazine - 8 Giugno 2020

Green Planner giugno 2020

servono soluzioni innovative

Corriere Della Sera - 23 Apr 2020

Pianeta 2020 Raccoglitori giganti, chiatte tecnologiche (e buone pratiche) contro le isole di plastica

Corriere della Sera - 31 maggio 2019

Dalle acque di Pisa fino all’Argentario issando sulla poppa la bandiera ufficiale del Garbage Patch State: è la rotta che sta seguendo «La Bimba», una delle 250 imbarcazioni iscritte alla decima edizione della regata offshore 151 Miglia, che si conclude il 1 giugno. Ma questo scafo Beneteau First è diverso dagli altri: è totalmente plastic free. Dall’arredo fino agli utensili, realizzati in bioplastica di mais.

SardiniaPost - 31 maggio 2019

Da La Maddalena alla ‘151 miglia’, ovvero la regata offshore di Pisa. È la rotta che sta seguendo La Bimba, lo scafo ‘Beneteau first’ dell’armatore e skipper Mike Bava. L’imbarcazione è stata costruita con la bioplastica ricavata dal mais. Per decisione di Bava e di sua moglie Valeria Serra, che cura la comunicazione, sulle fiancate de La Bimba saranno un inno contro l’utilizzo della plastica.

Gooruf - giugno 2019

Per decisione di Mike Bava, passato da velista oceanico e qui in veste di skipper e armatore, e di sua moglie Valeria Serra, le fiancate de La Bimba sono un inno contro l’utilizzo della plastica . « Quando abbiamo srotolato le vele abbiamo visto le grandi scritte dello sponsor precedente. Per regolamento siamo comunque costretti a pagarne la licenza, abbiamo quindi deciso di regalare gli spazi agli amici. Il Garbage State è stato riconosciuto dall’Unesco nel 2013, «uno “Stato” la cui estensione supera i sedici milioni di chilometri quadrati», come aveva ricordato Finucci il giorno del riconoscimento da parte dell’Unesco.

Liberissimo.net - 13 giungo 2019

Di base nel Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena in Sardegna, l’imbarcazione a vela “La Bimba” inizia la sua avventura nei mari per sensibilizzare sul tema ambientale della plastica monouso. L’imbarcazione è plastic free. Cosa vuol dire in questo caso? Si è cercato di eliminare ogni fonte d’inquinamento: gli utensili che sembrano in plastica sono di bioplastica di mais, nessun alimento entra a bordo con imballaggi di plastica, saponi e detergenti sono a base naturale biodegradabili al 100%. Inoltre, le bottiglie di acqua minerale stivate sono di Tetrapac che è un materiale vegetale. 

Ecoturismo - 9 giugno 2019

Non c’è un’opzione B per il nostro Pianeta. Lo sa bene Mike Bava, skipper oceanico, che con la sua imbarcazione a vela La Bimba, di base nell’Arcipelago della Maddalena in Sardegna, inizia la sua avventura nei mari per sensibilizzare sul tema ambientale della plastica monouso. Nell’impresa lo accompagna sua moglie Valeria Serra, navigatrice.

Libero Quotidiano

Da La Maddalena alla ‘151 miglia’, ovvero la regata offshore del Tirreno. È la rotta che sta seguendo La Bimba, lo scafo ‘Beneteau first’ dell’armatore e skipper Mike Bava. L’imbarcazione è stata costruita con la bioplastica ricavata dal mais. Per decisione di Bava e di sua moglie Valeria Serra, che cura la comunicazione, sulle fiancate de La Bimba saranno un inno contro l’utilizzo della plastica.

Durante la regata, alla quale parteciperanno oltre 250 imbarcazioni, saranno sistemati gli adesivi dell’Ente parco di La Maddalena e del Garbage state, cioè l’immensa discarica di spazzatura galleggiante che si trova nell’oceano Atlantico.

Investire Oggi

Una barca diversa dalle altre: La Bimba è totalmente plastic free. Dall’arredo fino agli utensili, realizzati in bioplastica di mais. Per decisione di Mike Bava, passato da velista oceanico e qui in veste di skipper e armatore, e di sua moglie Valeria Serra, le fiancate de La Bimba sono un inno contro l’utilizzo della plastica. «Partecipiamo alla regata con una barca comprata di seconda mano – spiega Valeria Serra –. Quando abbiamo srotolato le vele abbiamo visto le grandi scritte dello sponsor precedente. Per regolamento siamo comunque costretti a pagarne la licenza, abbiamo quindi deciso di regalare gli spazi (tutte le fiancate della barca) agli amici. Uno è l’Ente Parco Nazionale Arcipelago di Maddalena/Basta plastica; l’altro il Garbage State riconosciuto dall’Unesco».

Il Garbage Patch State, di cui è presidente l’artista e designer Maria Cristina Finucci, non compare nelle carte geografiche ma esiste. «È localizzato tra Hawaii e California, Oceano Pacifico e Oceano Indiano: sterminata isola di spazzatura composta prevalentemente di plastica sparsa sulla superficie e nei primi strati dell’oceano», spiega Valeria Serra. Il Garbage State è stato riconosciuto dall’Unesco nel 2013, «uno “Stato” la cui estensione supera i sedici milioni di chilometri quadrati», come aveva ricordato Finucci il giorno del riconoscimento da parte dell’Unesco. Una “nazione” costruita in sessant’anni, composta pezzo per pezzo dai rifiuti che ciascuno di noi ha abbandonato nel corso della propria vita: bicchieri e piatti di plastica, reti, bottiglie, scatolette, buste della spesa, ciabatte di gomma perse sulla spiaggia. Un agglomerato di rifiuti ampio come un continente e composto da cinque isole galleggianti, nel mezzo degli oceani. Il Garbage recentemente ha firmato l’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, e il suo vessillo grazie ai coniugi Bava ora sventola nel Mediterraneo.

La Nuova Sardegna - 23 agosto 2019

La Vela Cup di Caprera non è pensata soltanto come manifestazione sportiva non agonistica e una giornata di divertimento, sarà anche un’occasione per dire “no” alla plastica. L’aspetto ecologico è infatti centrale nell’iniziativa promossa dal Giornale della Vela. Il giorno prima, domenica alle 18, è in programma un incontro dal titolo “Come diventare ecomarinai” con la presentazione del corso “Navigazione & Ambiente” ideato dal Centro Velico Caprera, del documento Charta Smeralda per la salvaguardia del mare ideato da One Ocean Foundation e Yacht Club Costa Smeralda e del Manifesto dell’Ecomarinaio dell’associazione Medplastic. Quattordici semplici precetti che si rivolgono a chi ha scelto la barca a vela come compagna di avventure: dal navigare il più possibile a vela per non utilizzare il motore all’attenzione al fondale prima di ancorare, dall’evitare imballaggi di plastica quando si rifornisce la cambusa al puntare su energie rinnovabili attrezzandosi di pannelli solari e turbine a vento. Inoltre la giornalista e scrittrice Valeria Serra, da tempo impegnata nella pulizia delle coste della Maddalena, racconterà la sua esperienza di “cacciatrice di plastica”.

Green Planner Magazine - 8 giugno 2020
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